sabato 10 aprile 2010

riuscire a dire addio

Volevo fare una riflessione sul distacco: riuscire a dire addio e farlo consapevolmente. Quando un nostro familiare non c'è più si è presi dallo sgomento del distacco, una forma di tristezza, di incapacità nostra a fermare il tempo, a dire addio con semplicità... Dire addio consapevolmente significa fare una riflessione globale sul significato della vita e della morte, significa dover prendere atto che l'unica cosa certa che abbiamo è la fine della nostra vita, e questo è il destino di tutti segnato fin dalla nascita. Per andare dove, per continuare come, tutto questo non lo sappiamo, o quanto meno chi crede nell'al di là ha una sua precisa visione, chi crede nella metempsicosi ne ha un'altra, ma assolutamente nessuno di noi ha la certezza di come finirà la nostra esistenza. Però viviamo, anzi ci ostiniamo a vivere come se fossimo eterni: non sarebbe meglio fermarci un momento e riflettere che rimandare le cose che ci interessano di più forse non ha molto senso, posto che non siamo eterni, cogliere il significato profondo dell'esistenza ci aiuterebbe anche a saper dir addio e vivere da mortali, quali siamo. Invece litighiamo, cerchiamo fama, ricchezza, eternità, in fondo se ci pensiamo la nostra vita è un'eterna battaglia a lasciare segni indelebili di noi, e i figli sono l'apoteosi di tutto questo, affinchè almeno il nostro nome, ma anche il nostro cognome, la nostra casa, insomma un ricordo di noi non sparisca. Foto, filmati, acquisti continui, appunto viviamo come se fossimo eterni, invece in un solo momento finiamo di esistere e chi resta si stupisce sempre, come se di ciò non si avesse cosapevolezza.