martedì 29 novembre 2016

Viaggiare... lasciare qui i problemi o portarseli con se... riusciro' a svuotare il cervello dai problemi giornalieri, dalle paure e da tutto ciò che mi assilla giornalmente?
Questo è la sfida a cui devo sottopormi e sperare che vada tutto bene, per me è importante, ne ho intrensicamente bisogno.

La meta sono le Maldive, l'Atollo di Rasdoo, con la sua sabbia bianca, di corallo frantumato, il mare trasparente, gli squaletti che ti nuotano accanto.
Meraviglioso.
Arrivi in aeroporto a Malè e poi prendi l'idrovolante che in 45 minuti ti porta nell'atollo e in una piccola piattaforma sbarchi e prendi un piccolo motoscafo verso la destinazione.
L'impatto sono minuscoli puntini di sabbia bianca e un mare di un colore acquamarina trasparentissimo, poi quando arrivi nell'atollo scendi in un'isoletta piccina, circa un km e ottocento metri che si fa a piedi con piacere nella frescura delle piante tropicali.
Al centro questa vegetazione molto fiorente, ai bordi la sabbia bianchissima, e i bungalow sono in parte sulla sabbia e in parte in mezzo la macchia tropicale.
Il mio è sulla sabbia bianca ed è bellissimo svegliarsi, aprire la porta e trovarsi sulla spiaggia: a pochi passi il mare con lo squaletto che nuota cercando di mangiare pesciolini, quelli che in Italia chiamiamo paranza e mangiamo fritti.
Via orologio e scarpe e godiamoci l'assenza del tempo, sentiamo sotto i piedi la sabbia che non è mai calda come quella siciliana, ma cammini piacevolmente.
Lo snorkeling obbligatorio: con un pò di timore scendo a mare dal lato della barriera corrallina, e arrivo alla barriera e ...mai visti tanti pesci attorno. Un minimo di timore c'è, perchè lo squalo è piccolo, ma è sempre squalo. Tutti dicono che ha tanti pesci ed sazio... e allora va bene nuotiamo assieme a lui.
E poi affiora una tartaruga, scendo sottìacqua con lei per accarezzarle il dorso...una vera emozione.
E poi ancora pesci coloratissimi, una nuotata indimenticabile.
L'altro bagno si fa nella laguna, all'interno dell'atollo e qui gli squaletti si infilano, perchè c'è tanta paranza, poi una lingua di sabbia fantastica e così assistiamo al fenomeno della marea che si ritira.
Il giorno dopo con una barchetta ci accompagnano in un'altra isoletta completamente disabitata: solo noi e poi a piedi approfittando della basa marea arrivano un pò di abitanti locali.
Essendo musulmani le donne vestitissime e gli uomini che ti fanno la radiografia con gli occhi, malgrado il costume assolutamente non succinto.
Il tramonto ha dei colori stupendi, una sera l'abbiamo visto da una terrazza di un bar con le sdraio a dondolo, bevendo mojto: un'esperienza indimenticabile.
Per tutta la settimana ho mangiato pesce, non cucinato come avrei voluto, ma per una settimana non ho toccato mail la carne, solo pesce e frutta tropicale.
Le mie solite scorpacciate di passion fruit e di papaya, che adoro!
Poi quando parti cerchi di fissarti nella memoria il colore del mare, la sabbia, perchè forse un viaggio così lungo per una meta che hai già visto non lo farai, ma questo paesaggio fantastico non vuoi proprio dimenticarlo.





E così, con tanta nostalgia, saluti questo mondo incantato, sperando nel tuo cuore di potere ancora rivivere questa emozionante esperienza.