domenica 12 settembre 2010

ogni tanto si perde il proprio centro

ogni tanto si perde il proprio centro, che significa? noi tutti abbiamo un centro, qualcosa che ci fa stare solidi, che ci tiene fissi, ancorati, e poi ogni tanto questo si spezza, allora ci si confonde, ci si sente fuori dal mondo, incompresi da tutti, "sbarellati" e bisogno assolutamente bisogna trovare e circondarti di persone che ti sostengono e ti fanno ritrovare il tuoi ancoraggio.
Io oggi ho perso il mio centro, sono arrivata a un punto di non ritorno, non ho più avuto voglia di salvare le apparenze, di mediare, BASTA!!!!!!
E le conseguenze? Si ci saranno, ma chi se ne frega!
Non si può sempre mediare pensando che così si mantiene una situazione stabile, oramai la stabilità è andata, oramai c'è solo la confusione, oramai non si può trattenere quello che non c'è più.
E allora tanto vale lasciarlo andare, e sentirsi liberi, quella sensazione di fluidità, di instabilità, che certamente attanaglia, fa paura, ma tant'è! La solitudine si dimostra in modi diversi, la solitudine è la mancanza di dialogo, di qualcosa da dirsi, di qualcosa a cui ancorarsi, io sono sola comunque, quasi atavicamente. E allora basta con le finzioni e l'ipocrisia, le persone più importanti della mia vita, quelle a cui avrebbe senso attaccarsi non ci sono più, il vento della morte le ha spazzate, lasciando un grande vuoto e io sono in cerca di un nuovo centro, di un nuovo ancoraggio. Dalle crisi nasce sempre un nuovo inizio e nuova risorsa, ecco spero che dentro di me nasca qualcosa.
Da una crisi esistenziale si deve pur uscire, si deve pur trovare qualcosa, un sostegno, che ti dia un nuovo apporto e un nuovo benessere, me lo auguro! E forse me lo merito.