domenica 10 giugno 2012

Il paradiso è la Baia di Ha Long?

Ho visitato la baia di Ha long in Vietnam e se penso al paradiso penso che si somigliano.
Bellissimo posto, credo sia uno dei posti più belli del mondo, varrebbe la pena di tornarci.
La gioia che la natura ti trasmette con la sua bellezza è commovente. Sembra che quasi stai acchiappando il senso della vita, ma il rifluire del day by day ti riporta indietro e ti confonde.
Quando sei cosi' vicino alla magnificenza della natura è quasi il momento che stai dando un senso a tutto e questo l'ho provato in Tanzania guardando i leoncini piccini e le carcasse lasciate dagli sciacalli, la vita e la morte li' avevano un senso compiuto, nella Baia di Ha long guardare quel mare totalmente piatto con gli scogli poggiati sopra diciamo da qualcuno ti dava un il senso di qualcuno che aveva organizzato questo meraviglioso parco della natura, poi tornando qui, a contatto con il triste decadimento fisico e psichico di mia madre sento che questo senso del tutto è andato perduto.Mi chiedo sopra ogni cosa perchè viviamo, perchè invecchiamo, perchè soffriamo...
Non trovo risposta a queste domande, non ne trovo davvero, il pianto e la sofferenza di mia madre, sentirle dire che è arrabbiata con il mondo mi fa soffrire ma la comprendo, come si fa a vedersi totalmente dipendenti da qualcuno, da estranei che non hanno la minima cura e il minimo amore per lei, dopo essere stati attivi, aperti, intelligenti, autonomi.
Mi ha detto "quando ero ragazza salivo le scale a tre, quattro scalini alla volta", poverina, adesso le fanno male i piedi e qualcuno deve aggiustarli per lei.
Che tristezza. Come si fa ad amare la vita vedendo tutto ciò, perchè esiste la bellezza totale e la sofferenza totale, vorrei delle risposte a tutto ciò...

Ma chi può darmele, purtroppo siamo qui ad aspettare senza sapere, vaghiamo ignoranti e soli per questo pianeta.

domenica 22 aprile 2012

Il romanzo, anzi il racconto odierno, adattato ai tempi della comunicazione veloce ed essenziale, DEVE essere minimalista.
la scrittura moderna deve caratterizzarsi dal cogliere immediatamente il nocciolo della questione, è importante perchè i nostri ritmi sono veloci, non vediamo mai oltre la prima videata delle ricerca di google, abbiamo fretta, abbiamo adeguati strumenti di comunicazione, allora quello che si può dire in poche, pochissime parole deve essere pregnante e andare subito al sodo.
La sintesi nel racconto moderno è la chiave del successo.
Se so coinvolgere con una pagina piuttosto che con 4 ho raggiunto il mio obiettivo.

sabato 10 marzo 2012

La comunicazione

Nell'era dell'immagine, c'e' ancora tanta confusione tra quello che sono le relazioni pubbliche e cioe' una strategia di comunicazione ben coordinata. Premesso che la non comunicazione non esiste e tutti si faranno un'idea di qualsiasi cosa, siamo noi a dover orientare la percezione di quanto vogliamo comunicare dando seri contenuti, e quindi orientando il pubblico. Anche sul pubblico avrei da dire qualcosa, infatti siamo sempre noi che dobbiamo scegliere i pubblici a cui rivolgerci e quali sono i pubblici che a noi interessano. Non con tutti i pubblici possiamo utilizzare lo stesso linguaggio. Se ci interessano i giovani molto probabilmente possiamo comunicare meglio con i social network, con gli sms e con you tube, per altri pubblici ci sono altri strumenti di comunicazione. Quindi esistono gli strumenti da usare, il codice di comunicazione, ovvero il linguaggio, il target, ovvero il pubblico. Se facciamo chiarezza su questo possiamo iniziare a trasferire a chi vogliamo ciò che vogliamo e con i canali adeguati.