domenica 2 maggio 2010

oscar farinetti _ il mercante di utopie

sto leggendo il libro "Il mercante di utopie" ovvero la storia di Oscar Farinetti.
http://www.wuz.it/intervista-libro/2642/oscar-farinetti-eataly-mercante-utopie.html

Fino ad adesso ho letto tutta la sua vita, la sua infanzia, la sua crescita personale e professionale, le avventure di Unieuro, Trony e UniEuro.
Poi la vendita di tutto e adesso sta per iniziare l'avventura di  EATALY.
La cosa che mi affascina in questo libro è un'avventura imprenditoriale di un uomo leale, questa lealtà di impresa dove puoi anche essere squalo se il mercato lo impone, ma in fondo sei un uomo onesto ed è proprio  quello che mi piace e in cui io mi riconosco.
Infatti non lasciare intentati i rapporti umani, non lasciare da parte il gusto della vita, la curiosità verso le persone, l'amicizia e quindi non vivere per il denaro, anche se lo si fa, ma non se ne è schiavi. Ecco questo aspetto della sua vita mi piace, mi sembra una sana imprenditoria, di un uomo che sa rischiare, che escogita metodi per arrivare.
E si differenzia tanto, tantissimo, da quella imprenditoria che per arrivare corrompe i politici, si fa fare le leggi ad hoc, insomma non porta da nessuna parte, non fa crescere il paese, non da nessun valore aggiunto al lavoro e alla gente che lavora attorno.
Credo fermamente che se tutti in Italia si lavorasse così, la crisi sarebbe già alle spalle: bisognerebbe rimboccarsi le maniche, ideare, fare, rischiare, andare avanti, metterci se stessi, scommetterci! Questi sono i valori per uscire da questo "empasse" dove ci siamo cacciati!

La seconda puntata quando avrò letto anche l'avventura di Eataly.


sabato 1 maggio 2010

la singletudine

La "singletudine" è una classica condizione femminile sia delle donne "maritate" che realmente "single".
Infatti un desiderio classicamente femminile è la comunicazione profonda, entrare nel merito dei problemi, sviscerarli e parlarne, condividendone emozioni, sensazioni.
Le donne single hanno questa sfera soddisfatta dalle loro amicizie femminili, dalla loro sfera affettiva sostitutiva della "famiglia" intesa classicamente.
Per le donne con una famiglia da portare avanti è più difficile avere questa sfera soddisfatta, perchè hanno meno tempo da dedicare alle amicizie femminili e quindi sono più immerse nella routine che la famiglia impone.
I mariti non sono certamente le persone adatte a parlare in profondità, normalmente il genere maschile ha meno l'esigenza di analizzare i problemi e quindi è più chiuso.
E allora le donne oggi soffrono questa mancanza di dialogo, che negli anni passati veniva intesa come sorellanza, e comunque il dialogo ha sempre portato ai cambiamenti, infatti gli anni passati il grande confronto fra le donne ha portato cambiamenti epocali nella divisione dei ruoli uomo/donna, con le conquiste indiscutibili nell'ambito dei diritti civili.
E allora "parliamone", cerchiamo altri ambiti di dialogo, internet, i social network, altri ambiti che possono aiutare al confronto dei nostri problemi: personali, familiari, lavorativi, sociali.