cinema
gennaio 07, 2010 By: Ivana
Il riccio, liberamente tratto dal libro l'Eleganza del Riccio, racconta di Paloma, una ragazza ribelle di ricca famiglia parigina che si sente un pesce fuor d’acqua e per questo ha deciso di suicidarsi, ragazzina creativa e sensibile che simpatizza con la portiera del suo stabile, donna colta, lettrice indefessa, ma apparentemente semplice e dimessa. L’arrivo nello stabile di un giapponese destabilizza gli equilibri, perchè scopre le virtù nascoste della portiera, insegna il giapponese a Paloma e il film sembra proprio prendere un andazzo più piacevole nello svolgimento della vita di questi 3 esamplari umani, ma non c’è l’atteso “happy end”! C’è uno stravolgimento delle attese sociali: il giapponese esce con la portiera, mentre la mamma di Paloma sta bene attenta a parlarle davanti l’uscio di casa, senza pensare minimamente a farla entrare. Rigidi ruoli sociali all’interno del signorile stabile parigino. Film sostanzialmente psicologico, dove da dettagli letterari si arriva a conoscere meglio i personaggi, film colto così come lo è il libro con una scrittura molto ricercata, di non facilissima lettura. Però intrigante, sia per il rapporto con il romanzo di Tolstoj “Anna Karenina”, che ha ispirato il nome dei gatti della portiera e del ricco inquilino giapponese, ma anche di molte citazioni letterarie.
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