sabato 21 marzo 2020

VIAGGIO IN OMAN

Primo week end di Primavera, e chi dimenticherà mail la Primavera del 2020?, i programmi erano ovviamente tanti.
Invece sono a casa, ma mi fa piacere parlare di un bellissimo viaggio in Oman.
Siamo arrivati e abbiamo visitato NIZWA, con il forte di Hamra, Misfah e il Forte di Bahla, tante cose n un solo giorno.
I forti belli, abbastanza, il mercato nulla di eccezionale, le abitazioni di fango interessanti.
Il giorno dopo abbiamo visitato un WHADI, dove ci siamo fatti il primo bagno e da li ci siamo spostati nel deserto, salendo sulle dune di sabbia rossa.
Campo tendato bello, confortevole con zona "salotto" in pieno deserto, con una grande conca per fare calore. Infatti la temperatura è abbastanza fredda, circa 10 gradi meno che a Muscat.
salotto esterno alla tenda-notta
camino-conca in mezzo al deserto
Il deserto di Wahiba Sands è molto vasto e a differenza del deserto africano ha le piste create dalle carovane che restano indelebili, non c'è mai abbastanza vento da cambiare la conformazione delle sabbie, questo lo rende abbastanza sicuro.
La bellezza, i colori, ovviamente indimenticabili.
Le lenzuola del letto in meraviglioso rasatello di cotone. Tutti i confort m totalmente immersi nella natura.
Dopo questa gita nel deserto rosso dell'OMAN il nostro viaggio continua per SUR, la punta estrema ad EST della penisola arabica, la prima alba
Il mare, la sabbia corallina, i colori di SUR resteranno sempre nel mio cuore.
Per arrivare a SUR si passa da una vastissima zona predesertica con meravigliosi colori della terra e della roccia. Dal viola al bluette, al marrone, infinite sfumature di una bellezza disarmante.
La sabbia di SUR è corallo sbriciolato,come le Maldive, con meno ore di volo dall'Italia e con una storia dietro, la storia del grande OMAN.
Nella turtle beach c'è la riproduzione delle tartarughe, che ho visto di notte, in silenzio, la grande tartaruga che arriva dal mare e scava una grande fossa sulla sabbia dove depositerà le uova.
E poi tante, tantissime tartarughine che escono da altre buche fatte mesi prima e corrono verso il mare.
Per fortuna tutta questa area di riproduzione è assolutamente protetta.
Il mare pieno, zeppo di pesci, ripeto come alle Maldive, nessuna differenza, per cui con una maschera si vedono pesci colorati e belli.
Spiaggia di SUR
Il viaggio prosegue con la capitale, moderna e ordinata città, dove ho visitato la Moschea del Sultano, il Teatro dell'Opera e il suk.
Il Sultano Qabus - che è morto a inizio di quest'anno per un tumore al colon, era un appassionato di musica lirica e ha creato il teatro dell'Opera più grande del Medioriente, Royal Opera House, dove ho ascoltato in tedesco con i sottotitoli in inglese IL FLAUTO MAGICO di Mozart.
Ha governato dal 1970 al 2000, amava i fiori e tutta la città godeva di questi fiori meravigliosi che arrivavano dall'Olanda con regolarità.
Un uomo che sicuramente ha avuto una grande opportunità di godersi la vita, ma anche di creare migliori condizioni di vita agli omaniti.
Si tratta di una dittatura, ovvio, ma da beduini sonopassati ad uno stato di benessere incredibile, e il loro carattere sempre abbastanza disponibile e ben disposto verso gli altri, li ha molto aiutati con il turismo.
La grande Moschea del Sultano Qaboos è un sito magnifico, molto ricco, marmo di Carrara, tappeto enorme unico, senza cuciture per tutto l'interno della Moschea, lampadario Swaroski di grandi dimensioni.
Si entra ovviamente scalzi e in maniera molto ordinata, completamente coperti.

Anche il SUK,ci si diverte a fare shopping, fra le pashamine di cammello e l'odore di incenso, ma tutto molto ordinato, inesistenti furti e scippi.

I WADI 
bellissimi: in mezzo a delle rocce, dopo lunghe e paniramiche camminate, a volte un pò scoscese, si arriva in queste pozze di acqua fresca dove ci si immerge e si può nuotare.
Ne abbiamo girati un pò, più che la descrizione valgono le foto.


WADI SHAB



WADI BANI KHALID

Già fin qui è un bellissimo viaggio, ma la parte più bella sono gli ultimi giorni, prima di tornare in Italia, le ISOLE DIMANYIAT, che io definisco il Paradiso terrestre.
Ci imbarchiamo in uno yacht e andiamo direzione isole. Il capitano un egiziano gentile e sorridente, che ha come obiettivo renderci felici.
Ci accoglie con dei gamberetti di nassa appena pescati, a cui noi uniamo del vino bianco, fatta scorta in aeroporto perchè sappiamo che in OMAN il vino non si può acquistare facilmente.
Bagno al tramonto nella prima isola e cena di fine anno con una superba zuppa di pesce e tanto, tanto altro pesce.Bellissimo cenone di capodanno.
In una baia dove eravamo solo noi.
Abbiamo girato le 7 isole deserte e disabitate, facendo il bagno, andando a nuoto nelle calette, con il ns capitano che con il gommone ci portava limonata e crostata di miele, oppure fragole e cioccolato, ci coccolava.
E abbiamo nuotato accarezzando le tartarughe, vicino a pesci dai mille colori.
Purtroppo questi incantevoli giorni che mi resteranno sempre impressi nel cuore, sono presto finiti.
E sono rientrata in Italia con la certezza che avrei voluto ritornare in OMAN, magari al SUD dove non sono stata.
Il paradiso terrestre è senz'altro in queste isole, affascinanti, nei giorni di estrema serenità vissuti fra sole, mare e cibo.
L'OMAN nel cuore sempre
Sono stata felice in OMAN.











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